Libero Grassi rivive a fumetti: un libro racconta l'uomo che disse no al pizzo



E' di una piccola casa editrice romana l'omaggio più originale a Libero Grassi, l'imprenditore antimafia assassinato dal racket del pizzo il 29 agosto 1991. Esce in occasione del ventennale della sua morte la graphic novel «Libero Grassi (Cara mafia, io ti sfido)», di Laura Biffi, Raffaele Lupoli e Riccardo Innocenti. Lo pubblica la Round Robin editrice, in collaborazione con l'associazione daSud.

«NON SONO PAZZO» - Illustrato con i disegni di Riccardo Innocenti e le tavole di Beatrice Gozzo, il fumetto - del quale Corriere.it propone in anteprima la copertina e 12 tavole - racconta la storia dell'industriale tessile proprietario della Sigma di Palermo e della sua sfida alle cosche. Grassi, che rifiutò di pagare il pizzo alla mafia e denunciò gli estorsori, venne ucciso alle 7.30 di un mattino d'agosto, davanti a casa. Vittima non soltanto del racket, ma anche dei silenzi di tanti altri commercianti e imprenditori che, dopo la sua denuncia, lo avevano lasciato s0lo. «Non sono pazzo, non mi piace pagare. Io non divido le mie scelte con i mafiosi», aveva raccontato Grassi pochi mesi prima in un'intervista in diretta tv.
               
LE STRAGI E IL RISVEGLIO - Ma l'indifferenza e i troppi silenzi che lo avevano circondato e quasi isolato nel '91, vennero rotti soltanto un anno dopo dal fragore di due esplosioni. Nel 1992, le bombe che uccisero i giudici Falcone e Borsellino cambiarono radicalmente la percezione del fenomeno racket anche in Sicilia. «L'indignazione popolare divampa. Per un po' la reazione sembra sopita ma gradualmente i commercianti palermitani escono dall'angolo, si alleano e seguendo l'esempio di Libero Grassi denunciano gli estortori», spiegano gli autori del fumetto.

NESSUNO HA DIMENTICATO - Nasce «Addio Pizzo» e poi l'associazione antiracket «Libero Futuro». Ci sono i processi e le condanne. «La strada è in salita, ma ormai non si può più tornare indietro. Nessuno ha dimenticato Libero Grassi. Perché il seme della sua ribellione è germogliato». Perché se «un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità», un popolo che ritrova la sua dignità «è più forte di qualsiasi mafia». Il fumetto su Grassi è dunque un'operazione di impegno civile, «scritto con il prezioso aiuto dei familiari e degli amici di Libero, racconta la sua storia e la sua eredità a chi non la conosce».

alcune tavole del fumetto in una fotogallery